Brianza Blues Guitar

Diego "Dead Man" Potron

Brianza Blues Guitar

Una mattina di settembre si presenta un tipo nel mio laboratorio di liuteria di Merate, vicino a Lecco: barbuto, basso, camicia a scacchi e cappellino con visiera. Più che dalla Brianza sembra uscito da un’episodio di “twin peaks”…

Il personaggio mi si rivolge chiedendomi informazioni sulla possibilità di ampliare il ventaglio sonoro della sua “culona”. Dopo un’attimo di smarrimento capisco che non è un petomane pervertito e che la “culona” è solo la sua chitarra Hagstrom, una archtop a cassa alta dalle forme generose e che in pratica mi chiede di aggiungere un pickup al ponte visto che la suddetta ne è sprovvista. Decidiamo di utilizzare un pickup avvolto da me che ho già disponibile in laboratorio, un crossroad… singolo sovravvolto in una cover da p-90 che ben si adatta allo stile della chitarra, facciamo un paio di prove e poi decidiamo di fissare definitivamente il pickup in quella posizione.

Pochi giorni dopo il personaggio, tale Diego “Dead Man” Potron, si ripresenta in laboratorio e mi ventila l’idea di costruirgli una chitarra. Facciamo quattro chiacchere e il simpatico boscaiolo mi si rivela come un genuino bluesman autoctono, si, una specie di Steve Seasick tricolore, impiantato in quel triangolo magico che sta tra Monza, Milano e Lecco, nota terra di fiumi, alcoolici di contrabbando e schiavismo: la Brianza (e sfido chiunque a contraddirmi).

Diego è una persona semplice e schietta, di quelle che piacciono a me, mi dice che ha delle parti in avanzo in giro e vorrebbe sfruttarle ber costruire una slide-guitar che d’ora in poi battezzeremo la Brianza Blues Guitar (ma solo per questo articolo perché il suo nome ufficiale è Delta Guitar “Dead Man”) che sia al tempo stesso economica e performante, una cosa semplice e rustica: vorrebbe uno strumento rettangolare, alla “Bo Diddley”. A me piacciono certe sfide.

Bene, si può fare, mi lascia carta bianca su tutto, a parte la forma. Ovviamente va terminata prima del 21 dicembre 2012, altrimenti non ha senso.

Per il body lascio subito perdere l’idea di utilizzare legni tradizionali; ho bene in mente quello che vorrei proporre quindi cerco del pino, resinoso e tarlato… non lo trovo. Trovo invece un bel pezzo di larice, consunto, tarlato e vecchio; un vero “ciocco” di legno. Perfetto. La finitura sarà su un colore giallo e già dall’inizio avevo deciso di “arrostirla” un po’ col fuoco, come mi piace fare con questo tipo di legno.

Il manico non è un granchè e le meccaniche men che meno, ma siamo in economia e tanto non occorre un’action alla petrucci per usare uno slide. Anzi.

Per mantenere uno spazio sufficiente al fingerpicking lascio il manico parallelo rispetto al corpo e opto per un tune-o-matic e relativo stop tail.

L’idea è di avere almeno due suoni di base, uno per l’utilizzo solistico e uno per l’accompagnamento di brani cantati.

Scegliamo una circuitazione semplice: volume e tono. Pick up al ponte sempre inserito e pickup al manico inseribile a piacere con uno switch. Dato che alla fine Diego del controllo del tono non sa neanche che farsene, con un trucchetto alla vecchia, condenso il sistema di switching nel cotrollo dedicato al tono e lascio perdere lo switch; da un lato splitta l’humbucker a singolo, in mezzo lascia attivo il solo humbucker, dall’altro lato inserisce gradualmente il pickup al manico, un single coil di impostazione stratoide, insieme a quello al ponte, per un suono brillante e scavato nelle medie, molto “delta”.

blues guitar

Per completare l’estetica rustica e campagnola della chitarra di liuteria made in Brianza utilizzo per la placca controlli in stile telecaster: un pezzo in alluminio lavorato ad hoc con fregi floreali. Una placca simile, stilisticamente intonata, campeggia dall’altro lato con la scritta “DEAD MAN PLAYING BLUES”. Caro buon Diego, hai avuto quel che cercavi credo: ora sta a te.

Assemblo il tutto lasciando un action “watussa” per far si che lo slide suoni pulito. Per i miei canoni è assolutamente insuonabile senza lo slide, ma alla prova del nove il buon Diego mi chiede con aria noncurante: “come mai le corde sono così basse? non si possono alzare un po’ ?”

Un po’ di lavoro extra ed il gioco è fatto e questo tipo è in grado di suonarla sia con lo slide che con le dita, diamine ! Sentite qui! E se volete vedere altre foto della chitarra blues del delta brianzolo, eccovi serviti.

diego potron mentre suona la sua blues guitar